Mercato intelligenza artificiale in Italia vale 380 mln.
L’evoluzione arriva anche nella digital fashion
In Italia, l’ecosistema dell’intelligenza Artificiale (AI) ha segnato un +27% nel 2021, raggiungendo quota 380 milioni di euro, un valore raddoppiato in due anni.
Emerge però un divario nell’adozione: 6 su 10 grandi aziende hanno avviato almeno un progetto di AI, tra le Pmi sono appena il 6%.
E anche l’evoluzione della digital fashion passa per l’Intelligenza Artificiale. Dalla previsione dei nuovi trend all’ottimizzazione del pricing e del fitting fino alle sfilate nel metaverso.
In questo articolo riportiamo la news dell’agenzia ANSA dove sono presentati i dati per comprendere l’andamento del mercato dell’Intelligenza Artificiale e le sue applicazioni.
Un focus necessario riguarda l’AI nel settore moda e il contributo che il progetto Faire Hub apporterà in questo mercato.
I dati dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano
Il 95% dei consumatori italiani ha già sentito parlare di AI, anche se solo il 60% ha realmente capacità di riconoscere funzioni nei prodotti o servizi che utilizza. In generale, l’80% esprime un giudizio positivo sull’Intelligenza Artificiale, anche se emergono preoccupazioni legate a privacy, lavoro e etica.
Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano.
Secondo la ricerca, un terzo del mercato italiano dell’AI (35%) riguarda progetti di algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati, ambito che con la pandemia ha segnato una delle crescite maggiori, +32% rispetto al 2020.
Seguono le soluzioni per l’interpretazione del linguaggio naturale con il 17,5% del mercato (+24%) e gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le preferenze, con un’incidenza del 16% (+20%).
In forte crescita con un +34% i chatbot e assistenti virtuali, si aggiudicano il 10,5% degli investimenti le iniziative di Computer Vision, che analizzano il contenuto di un’immagine in contesti come la sorveglianza in luoghi pubblici o il monitoraggio di una linea di produzione (11% degli investimenti, ma in crescita del 41%).
Digital fashion e Intelligenza Artificiale
Come racconta Agenda Digitale, secondo il Report di McKinsey “State of Fashion 2022: An uneven recovery and new frontiers”, tra le indicazioni strategiche per le aziende 2022 emerge chiaramente come sia necessario far leva sulle nuove tecnologie per la ripresa di un settore che ha sofferto più di altri la pandemia.
L’AI, in particolare, potrà fare la differenza in diversi ambiti quest’anno: dalla gestione della supply chain e della logistica alle nuove frontiere del metaverso, dal social shopping fino alla gestione e valorizzazione dei dati per nuovi scenari di sostenibilità ed economia circolare.
L’AI apporterà numerosi benefici al settore, soprattutto per:
- prevedere nuovi trend e ridurre l’impatto ambientale
- elaborare ed ideare sfilate online sino a portarle nel metaverso
- ottimizzare pricing e fitting
Il supporto dal progetto Faire Hub
Le innovazioni del mondo digitale stanno profondamente modificando le abitudini e le aspettative di ognuno di noi. L’uso delle nuove tecnologie, se propriamente gestite, può rappresentare un importante vantaggio competitivo per le imprese – soprattutto per quelle del settore moda e design.
L’AI è un alleato che aiuta a creare nuove opportunità di business e ottimizzare i processi aziendali.
É proprio in questo contesto che si inserisce il progetto Faire Hub.
La mission è infatti quella di realizzare un HUB di innovazione digitale per supportare le aziende del settore moda (dai retailer alle aziende di servizi) nei processi di trasformazione digitale.
Tra gli obiettivi di FAIRE, inoltre, è presente la formazione di competenze funzionali, con l’obiettivo di facilitare la conoscenza delle opportunità che queste innovazioni digitali possono offrire.
Il supporto di Faire Hub è dunque fondamentale per il comparto moda proprio perché nasce con l’intento di accompagnare queste aziende in un percorso di innovazione per diventare sempre più competitive.