Data Science: I Big Data nell’industria della moda e l’intervento di Federico Marchetti, ceo e presidente di Yoox net-a-porter group.
Oramai il concetto di Big Data nell’industria della moda è diventato sempre più popolare. E soprattutto in questo campo, l’analisi dei dati ha iniziato a giocare un ruolo fondamentale: nella previsione delle tendenze, nella comprensione del comportamento, delle preferenze e delle emozioni dei consumatori.
In questo contesto è intervenuto anche il ceo e presidente di Yoox net-a-porter group, Federico Marchetti il quale afferma «La moda crede nei big data».
Questo ci ha portato a selezionare, per il blog di FAIRE Hub, due letture complementari tra loro proprio perché è doveroso interrogarci sui vantaggi competitivi offerti dalla scienza dei dati e per agire di conseguenza. Di seguito un breve estratto di entrambe.
L’analisi dei dati è sempre stata fondamentale per l’industria: aziende e rivenditori del settore moda hanno sempre prestato attenzione alle informazioni di vendita.
La vera rivoluzione oggi sta nel modo in cui i dati sono disponibili e come le informazioni che arrivano da Internet possono essere raccolte attraverso i social media o le app per smartphone.
I Big Data, – l’ammontare dei dati resi disponibili da queste risorse – sono un qualcosa di stupefacente, e possono offrire all’azienda informazioni preziose per la previsione delle tendenze e la tracciatura del comportamento dei consumatori.
L’offerta si basa sulla domanda
Il vantaggio competitivo delle piattaforme di vendita online rispetto alle aziende tradizionali sta nei grandi volumi di informazioni commerciali che possono essere monitorate ed esaminate.
In questo scenario, la scienza dei dati cambia le dinamiche dell’industria facendo passare la moda da un modello in cui la domanda si basa sull’offerta a una situazione in cui è l’offerta a basarsi sulla domanda.
Grazie all’analisi dei dati con finalità predittive, i fabbricanti possono regolare la propria produzione e raggiungere il più grande obiettivo di ogni azienda: soddisfare i desideri dei propri clienti il prima possibile – quasi immediatamente.
La data science aiuta produttori e rivenditori a restare al passo con le ultime tendenze e con le richieste dei consumatori. Raccogliendo una grande mole di dati e trasformandoli in informazioni, in ogni passaggio della catena del valore è possibile prendere decisioni importanti con grande rapidità sulla base di stili, colori, tessuti e delle taglie più popolari.
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La formazione dei giovani come asset dell’innovazione digitale
E in un’intervista rilasciata a Milano Finanza, firmata da Martina Ferraro, Federico Marchetti, presidente e amministratore delegato di Yoox net-a-porter group, immagina così la moda del futuro: sostenibile, digitale ed inclusiva.
Un incontro tra umano e macchina, tra competenze artigianali e potere degli algoritmi.
E il progetto The modern artisan, lanciato nel 2019 in collaborazione con The Prince’s foundation del Principe Carlo, racchiude questa visione avanguardista.
«Gli studenti di due paesi, Italia e Scozia, hanno lavorato a una collezione di lusso sostenibile utilizzando tutta la mole di dati che Yoox net-a-porter ha raccolto nei suoi anni di storia», ha spiegato Marchetti, intervenuto durante la seconda giornata del MFGS-Milano Fashion Global Summit 2020.
La partnership è stata ideata per fornire ai giovani artigiani le competenze progettuali basate sull’analisi dei dati e gli strumenti necessari per eccellere nel panorama digitale contemporaneo. «Ho investito molto in termini di educazione digital. È importante formare i ragazzi per dare un futuro alle nazioni» conclude Marchetti.
La formazione vista come asset strategico dell’innovazione digitale, uno degli obiettivi del progetto Faire Hub che prevede grazie al partner IULM l’erogazione di un Master in Soluzioni AI & Digital per Moda, Design e Retail, con l’obiettivo di formare competenze funzionali in grado di riconoscere le opportunità oggi offerte dall’innovazione digitale per questi settori.
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